Partendo dai piedi delle fortificazioni dell'antico castello, la strada si snoda sotto la torre dell'Horloge prima di entrare nel centro del paese.
La via deve il suo nome a Béatrice dite "de Tende", personaggio storico nato alla fine del XIVᵉ secolo. Sebbene la tradizione l'abbia a lungo legata alla famiglia Lascaris, lavori storiografici più recenti hanno stabilito che in realtà apparteneva alla famiglia Cane, un'altra influente stirpe piemontese.
Rimasta vedova alla morte del primo marito, Beatrice contrasse un secondo matrimonio con il Duca di Milano, che vide in questa unione l'opportunità di appropriarsi dei vasti possedimenti della moglie. Poco dopo, la accusò di adulterio e ordinò la sua esecuzione per decapitazione nel 1418.
Il tragico destino di Beatrice di Tenda alimentò in seguito l'immaginazione romantica del XIXᵉ secolo, ispirando l'opera Beatrice di Tenda di Vincenzo Bellini, rappresentata per la prima volta nel 1833.
Rimasta vedova alla morte del primo marito, Beatrice contrasse un secondo matrimonio con il Duca di Milano, che vide in questa unione l'opportunità di appropriarsi dei vasti possedimenti della moglie. Poco dopo, la accusò di adulterio e ordinò la sua esecuzione per decapitazione nel 1418.
Il tragico destino di Beatrice di Tenda alimentò in seguito l'immaginazione romantica del XIXᵉ secolo, ispirando l'opera Beatrice di Tenda di Vincenzo Bellini, rappresentata per la prima volta nel 1833.




