L’Authion
e la Ridotta dei 3 comuniMassiccio dell’Authion:
un bastione nel cuore del Mercantour
Dopo l’annessione della Contea di Nizza alla Francia nel 1860, l’Authion diventa una zona strategica che controlla il nuovo confine tra Italia e Francia. Alla fine del XIX secolo, i rapporti tra Francia e Italia peggiorano e le autorità militari francesi decidono di dotare il massiccio di fortificazioni. I forti della Forca, di Mille Fourches e la Ridotta della punta dei 3 comuni vengono edificati tra il 1883 e il 1890. Questo sistema elaborato dal Generale Séré de Rivières, soprannominato il Vauban del XIX secolo, viene completato dal campo di ‘Cabanes vieilles’ per alloggiare gli alpini.
Dopo l’arrivo al potere di Mussolini, il ministro della Guerra André Maginot avvia un programma di modernizzazione delle fortificazioni situate sul confine (1930) in particolare a Plan Caval. Le fortificazioni dell’Authion permettono di fermare l’offensiva italiana nel 1940. Dopo lo Sbarco degli Alleati sul litorale mediterraneo nell’agosto 1944, le truppe tedesche ripiegano e si impadroniscono del massiccio dell’Authion. Il 12 aprile 1945, l’Authion è in mano agli Alleati. Si assiste allora allo spettacolo insolito di un carro armato guidato da fucilieri di marina che si impadroniscono di una Ridotta a oltre 2000 metri di quota!
Il circuito dell’Authion:
una passeggiata istruttiva all’aria aperta
La Ridotta della punta dei 3 comuni è diventata un luogo della memoria. Un circuito interpretativo permette di scoprire numerosi forti e resti del passato ed è particolarmente adatto alla pratica dell’escursionismo (circa 2 ore e 20, raggiungibile anche in macchina).
Per ragioni di sicurezza è rigorosamente vietato l’accesso al forte.
In MTB, si può anche percorrere un circuito ad anello con partenza dal colle di Turini (distanza 15 km, 500 m di dislivello, durata 2 ore e 30).
In ogni stagione
Una scoperta molto gradevole a primavera per gli odori, in estate per la frescura, in autunno per i colori e in inverno per il biancore… D’inverno, il circuito non viene sgombrato dalla neve ma è praticabile con le ciaspole.