L'edificio del XVII secolo è preceduto da un portico aperto, molto caratteristico dell'architettura rurale tradizionale della Contea di Nizza.
Sul suo sagrato fu giustiziata e bruciata per stregoneria l'ultima strega delle Alpi Marittime, il 16 novembre 1623.
Sul suo sagrato fu giustiziata e bruciata per stregoneria l'ultima strega delle Alpi Marittime, il 16 novembre 1623.
La cappella è stata intitolata a Sant'Antonio Abate, santo taumaturgo, protettore della famiglia Lascaris-Ventimiglia, invocato dai fedeli per curare l'ergotismo (Fuoco di Sant'Antonio)
Le cappelle edificate ai margini dei villaggi, erano destinate a proteggere gli abitanti contro le epidemie e le malattie e a tal fine, erano intitolate ai Santi guaritori.
Le cappelle edificate ai margini dei villaggi, erano destinate a proteggere gli abitanti contro le epidemie e le malattie e a tal fine, erano intitolate ai Santi guaritori.
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